Italian: Giovanni Diodati Bible (1649) 1IO adunque, il prigione, vi esorto nel Signore, che camminiate condegnamente alla vocazione, della quale siete stati chiamati;
2con ogni umiltà, e mansuetudine; con pazienza, comportandovi gli uni gli altri in carità;
3studiandovi di serbar l’unità dello Spirito per il legame della pace.
4V’è un corpo unico, e un unico Spirito; come ancora voi siete stati chiamati in un’unica speranza della vostra vocazione.
5V’è un unico Signore, una fede, un battesimo;
6un Dio unico, e Padre di tutti, il quale è sopra tutte le cose, e fra tutte le cose, e in tutti voi. 7Ma a ciascun di noi è stata data la grazia, secondo la misura del dono di Cristo. 8Per la qual cosa dice: Essendo salito in alto, egli ha menata in cattività moltitudine di prigioni, e ha dati de’ doni agli uomini. 9Or quello: È salito, che cosa è altro, se non che prima ancora era disceso nelle parti più basse della terra? 10Colui che è disceso è quello stesso, il quale ancora è salito di sopra a tutti i cieli, acciocchè empia tutte le cose. 11Ed egli stesso ha dati gli uni apostoli, e gli altri profeti, e gli altri evangelisti, e gli altri pastori, e dottori; 12per lo perfetto adunamento de’ santi, per l’opera del ministerio, per l’edificazione del corpo di Cristo; 13finchè ci scontriamo tutti nell’unità della fede, e della conoscenza del Figliuol di Dio, in uomo compiuto, alla misura della statura perfetta del corpo di Cristo. 14Acciocchè non siam più bambini, fiottando e trasportati da ogni vento di dottrina, per la baratteria degli uomini, per la loro astuzia all’artificio, ed insidie dell’inganno. 15Ma che, seguitando verità in carità, cresciamo in ogni cosa in colui che è il capo, cioè in Cristo. 16Dal quale tutto il corpo ben composto, e commesso insieme per tutte le giunture di cui è fornito, secondo la virtù che è nella misura di ciascun membro, prende il suo accrescimento alla propria edificazione in carità. 17QUESTO dico adunque, e protesto nel Signore, che voi non camminiate più come camminano ancora gli altri Gentili, nella vanità della lor mente; 18intenebrati nell’intelletto, alieni dalla vita di Dio, per l’ignoranza che è in loro, per l’induramento del cuor loro. 19I quali, essendo divenuti insensibili ad ogni dolore, si sono abbandonati alla dissoluzione, da operare ogni immondizia, con insaziabile cupidità. 20Ma voi non avete così imparato Cristo; 21se pur l’avete udito, e siete stati in lui ammaestrati, secondo che la verità è in Gesù: 22di spogliare, quant’è alla primiera condotta, l’uomo vecchio, il qual si corrompe nelle concupiscenze della seduzione; 23e d’essere rinnovati per lo Spirito della vostra mente; 24e d’esser vestiti dell’uomo nuovo, creato, secondo Iddio, in giustizia, e santità di verità. 25Perciò, deposta la menzogna, parlate in verità ciascuno col suo prossimo; poichè noi siam membra gli uni degli altri. 26Adiratevi, e non peccate; il sole non tramonti sopra il vostro cruccio. 27E non date luogo al diavolo. 28Chi rubava non rubi più; anzi più tosto fatichi, facendo qualche buona opera con le proprie mani, acciocchè abbia di che far parte a colui che ha bisogno. 29Niuna parola malvagia esca dalla vostra bocca; ma, se ve n’è alcuna buona ad edificazione, secondo il bisogno; acciocchè conferisca grazia agli ascoltanti. 30E non contristate lo Spirito Santo di Dio, col quale siete stati suggellati per il giorno della redenzione. 31Sia tolta via da voi ogni amaritudine, ed ira, e cruccio, e grido, e maldicenza, con ogni malizia. 32Ma siate gli uni inverso gli altri benigni, misericordiosi, perdonandovi gli uni gli altri, siccome ancora Iddio vi ha perdonati in Cristo. |