Italian: Giovanni Diodati Bible (1649) 1E COME egli usciva del tempio, uno de’ suoi discepoli gli disse: Maestro, vedi quali pietre, e quali edifici!
2E Gesù, rispondendo, gli disse: Vedi tu questi grandi edifici? ei non sarà lasciata pietra sopra pietra, che non sia diroccata. 3Poi, sedendo egli sopra il monte degli Ulivi, di rincontro al tempio, Pietro, e Giacomo, e Giovanni, e Andrea lo domandarono in disparte, dicendo: 4Dicci, quando avverranno queste cose? e qual sarà il segno del tempo, nel quale tutte queste cose avranno fine? 5E Gesù, rispondendo loro, prese a dire: Guardate che nessun vi seduca. 6Perciocchè molti verranno sotto il mio nome, dicendo: Io son desso; e ne sedurranno molti. 7Ora, quando udirete guerre, e romori di guerre, non vi turbate; perciocchè conviene che queste cose avvengano; ma non sarà ancora la fine. 8Perciocchè una gente si leverà contro all’altra, ed un regno contro all’altro; e vi saranno tremoti in ogni luogo, e fami, e turbamenti. 9Queste cose saranno solo principii di dolori; or prendete guardia a voi stessi; perciocchè sarete messi in man de’ concistori, e sarete battuti nelle raunanze; e sarete fatti comparire davanti a’ rettori, ed ai re, per cagion mia, in testimonianza a loro. 10E conviene che prima l’evangelo sia predicato fra tutte le genti. 11Ora, quando vi meneranno, per mettervi nelle lor mani, non istate innanzi in sollecitudine di ciò che avrete a dire, e non lo premeditate; anzi, dite ciò che vi sarà dato in quello stante; perciocchè non siete voi que’ che parlate, anzi lo Spirito Santo. 12Ora il fratello darà il fratello alla morte, e il padre il figliuolo; e i figliuoli si leveranno contro a’ padri e le madri, e li faranno morire. 13E voi sarete odiati da tutti per lo mio nome; ma chi avrà sostenuto infino al fine sarà salvato. 14ORA, quando avrete, veduta l’abbominazion della desolazione, detta dal profeta Daniele, posta dove non si conviene chi legge pongavi mente, allora coloro che saranno nella Giudea fuggansene a’ monti. 15E chi sarà sopra il tetto della casa non iscenda in casa, e non vi entri, per toglier cosa alcuna di casa sua. 16E chi sarà per la campagna non torni addietro, per toglier la sua veste. 17Or guai alle gravide, ed a quelle che latteranno in que’ dì! 18E pregate che la vostra fuga non sia di verno. 19Perciocchè in que’ giorni vi sarà afflizione tale, qual non fu giammai, dal principio della creazione delle cose che Iddio ha create, infino ad ora; ed anche giammai non sarà. 20E, se il Signore non avesse abbreviati que’ giorni, niuna carne scamperebbe; ma, per gli eletti, i quali egli ha eletti, il Signore ha abbreviati que’ giorni. 21Ed allora, se alcuno vi dice: Ecco qui il Cristo; ovvero: Eccolo là; nol crediate. 22Perciocchè falsi cristi, e falsi profeti sorgeranno, e faranno segni e miracoli, per sedurre, se fosse possibile, eziandio gli eletti. 23Ma voi, guardatevi; ecco, io vi ho predetta ogni cosa. 24MA in que’ giorni, dopo quell’afflizione, il sole scurerà, e la luna non darà il suo splendore. 25E le stelle del cielo caderanno, e le potenze che son ne’ cieli saranno scrollate. 26Ed allora gli uomini vedranno il Figliuol dell’uomo venir nelle nuvole, con gran potenza, e gloria. 27Ed egli allora manderà i suoi angeli, e raccoglierà i suoi eletti da’ quattro venti, dall’estremo termine della terra, infino all’estremo termine del cielo. 28Or imparate dal fico questa similitudine: Quando già i suoi rami son divenuti teneri, e le sue frondi germogliano, voi conoscete che la state è vicina. 29Così ancora voi, quando vedrete avvenir queste cose, sappiate ch’egli è vicino, in su la porta. 30Io vi dico in verità, che questa età non passerà, che prima tutte queste cose non sieno avvenute. 31Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. 32MA, quant’è a quel giorno, ed a quell’ora, niuno li sa, non pur gli angeli che son nel cielo, nè il Figliuolo, ma solo il Padre. 33Prendete guardia; vegliate, ed orate; perciocchè voi non sapete quando sarà quel tempo. 34Come se un uomo, andando in viaggio, lasciasse la sua casa, e desse sopra essa podestà a’ suoi servitori, ed a ciascuno l’opera sua, e comandasse al portinaio che vegliasse. 35Vegliate adunque, perciocchè voi non sapete quando il padron di casa verrà; la sera, o alla mezza notte, o al cantar del gallo, o la mattina. 36Che talora, venendo egli di subito improvviso, non vi trovi dormendo. 37Ora, ciò che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate. |