Italian: Giovanni Diodati Bible (1649) 1Salmo di Davide, dato al capo de’ Musici, sopra Sosannim. SALVAMI, o Dio; Perciocchè le acque son pervenute infino all’anima. 2Io sono affondato in un profondo pantano, Ove non vi è luogo da fermare il piè; Io son giunto alle profondità dell’acqua, e la corrente m’inonda. 3Io sono stanco di gridare, io ho la gola asciutta; Gli occhi mi son venuti meno, aspettando l’Iddio mio. 4Quelli che mi odiano senza cagione Sono in maggior numero che i capelli del mio capo; Quelli che mi disertano, e che mi sono nemici a torto, si fortificano; Ecco là, io ho renduto ciò che non aveva rapito. 5O Dio, tu conosci la mia follia; E le mie colpe non ti sono occulte. 6O Signore, Dio degli eserciti, Quelli che sperano in te non sieno confusi per cagion di me; Quelli che ti cercano non sieno svergognati per me, O Dio d’Israele. 7Perciocchè per l’amor di te io soffro vituperio; Vergogna mi ha coperta la faccia. 8Io son divenuto strano a’ miei fratelli, E forestiere a’ figliuoli di mia madre. 9Perciocchè lo zelo della tua Casa mi ha roso; E i vituperii di quelli che ti fanno vituperio mi caggiono addosso. 10Io ho pianto, affliggendo l’anima mia col digiuno; Ma ciò mi è tornato in grande obbrobrio. 11Ancora ho fatto d’un sacco il mio vestimento; Ma son loro stato in proverbio. 12Quelli che seggono nella porta ragionano di me; E le canzoni de’ bevitori di cervogia ne parlano. 13Ma quant’è a me, o Signore, la mia orazione s’indirizza a te; Egli vi è un tempo di benevolenza; O Dio, per la grandezza della tua benignità, E per la verità della tua salute, rispondimi. 14Tirami fuor del pantano, che io non vi affondi, E che io sia riscosso da quelli che mi hanno in odio, Dalle profondità delle acque; 15Che la corrente delle acque non m’inondi, E che il gorgo non mi tranghiotta, E che il pozzo non turi sopra me la sua bocca. 16Rispondimi, o Signore; perciocchè la tua benignità è buona; Secondo la grandezza delle tue compassioni riguarda verso me. 17E non nascondere il tuo volto dal tuo servo; Perciocchè io son distretto; affrettati, rispondimi. 18Accostati all’anima mia, riscattala; Riscuotimi, per cagion de’ miei nemici. 19Tu conosci il vituperio, l’onta, e la vergogna che mi è fatta; Tutti i miei nemici son davanti a te. 20Il vituperio mi ha rotto il cuore, e io son tutto dolente; Ed ho aspettato che alcuno si condolesse meco, ma non vi è stato alcuno; Ed ho aspettati de’ consolatori, ma non ne ho trovati. 21Hanno, oltre a ciò, messo del veleno nella mia vivanda; E, nella mia sete, mi hanno dato a bere dell’aceto. 22Sia la lor mensa un laccio teso davanti a loro; E le lor prosperità sieno loro una trappola. 23Gli occhi loro sieno oscurati, sì che non possano vedere; E fa’ loro del continuo vacillare i lombi. 24Spandi l’ira tua sopra loro, E colgali l’ardor del tuo cruccio. 25Sieno desolati i lor palazzi; Ne’ lor tabernacoli non vi sia alcuno abitatore. 26Perciocchè hanno perseguitato colui che tu hai percosso, E fatte le lor favole del dolore di coloro che tu hai feriti. 27Aggiugni loro iniquità sopra iniquità; E non abbiano giammai entrata alla tua giustizia. 28Sieno cancellati dal libro della vita; E non sieno scritti co’ giusti. 29Ora, quant’è a me, io sono afflitto e addolorato; La tua salute, o Dio, mi levi ad alto. 30Io loderò il Nome di Dio con cantici, E lo magnificherò con lode. 31E ciò sarà più accettevole al Signore, che bue, Che giovenco con corna ed unghie. 32I mansueti, vedendo ciò, si rallegreranno; Ed il cuor vostro viverà, o voi che cercate Iddio. 33Perciocchè il Signore esaudisce i bisognosi, E non isprezza i suoi prigioni. 34Lodinlo i cieli e la terra; I mari, e tutto ciò che in essi guizza. 35Perciocchè Iddio salverà Sion, ed edificherà le città di Giuda; E coloro vi abiteranno, e possederanno Sion per eredità. 36E la progenie de’ suoi servitori l’erederà; E quelli che amano il suo Nome abiteranno in essa. |