Esodo 32
Italian: Giovanni Diodati Bible (1649)
1OR il popolo, veggendo che Mosè tardava a scender dal monte, si adunò appresso ad Aaronne, e gli disse: Levati, facci degl’iddii che vadano davanti a noi; perciocchè, quant’è a quell’uomo Mosè, che ci ha condotti fuor del paese di Egitto, noi non sappiamo che ne sia stato. 2Ed Aaronne disse loro: Spiccate i pendenti d’oro che sono alle orecchie delle vostre mogli, de’ vostri figliuoli, e delle vostre figliuole; e portatemeli. 3E tutto il popolo si spiccò i pendenti d’oro che avea agli orecchi; e li portò ad Aaronne. 4Ed egli li prese dalle lor mani; e, dopo aver fatto il modello con lo scarpello, ne fece un vitello di getto. E gl’Israeliti dissero: O Israele, questi sono i tuoi dii, che ti hanno tratto fuor del paese di Egitto. 5Ed Aaronne, veggendo questo, edificò un altare davanti ad esso; e fece fare una grida, dicendo: Domani sarà festa solenne al Signore. 6E la mattina seguente, i figliuoli di Israele si levarono a buon’ora, e sacrificarono olocausti, e offersero sacrificii da render grazie; e il popolo si assettò per mangiare e per bere; poi si levò per sollazzare.

7E il Signore disse a Mosè: Va’, scendi giù; perciocchè il tuo popolo, che tu hai tratto fuor del paese di Egitto, si è corrotto. 8Essi si son tosto stornati dalla via che io avea lor comandata; essi si hanno fatto un vitello di getto, e l’hanno adorato, e gli hanno sacrificato, e hanno detto: Questi, o Israele, sono i tuoi dii, che ti hanno tratto fuor del paese di Egitto. 9Il Signore disse ancora a Mosè: Io ho riguardato questo popolo, ed ecco, egli è un popolo di collo duro. 10Ora dunque, lasciami fare, e l’ira mia si accenderà contro a loro, e io li consumerò; e io ti farò diventare una gran nazione.

11Ma Mosè supplicò al Signore Iddio suo, e disse: Perchè si accenderebbe, o Signore, l’ira tua contro al tuo popolo, che tu hai tratto fuor del paese di Egitto, con gran forza e con possente mano? 12Perchè direbbero gli Egizj: Egli li ha tratti fuori per male, per farli morir su per que’ monti, e per consumarli d’in su la terra? Racqueta il tuo cruccio acceso, e pentiti di questo male inverso il tuo popolo. 13Ricordati di Abrahamo, d’Isacco e d’Israele, tuoi servitori, ai quali tu giurasti per te stesso; ed a’ quali dicesti: Io moltiplicherò la vostra progenie, come le stelle del cielo; e darò alla vostra progenie tutto questo paese, del quale io ho parlato, acciocchè lo possegga in perpetuo. 14E il Signore si pentì del male che avea detto di fare al suo popolo.

15E Mosè, rivoltosi, scese dal monte, avendo in mano le due Tavole della Testimonianza, tavole scritte da’ due lati, di qua e di là. 16E le Tavole erano lavoro di Dio, e la scrittura era scrittura di Dio, intagliata sopra le Tavole. 17Or Giosuè udì il romor del popolo, mentre gridava, e disse a Mosè: E’ vi è un grido di battaglia nel campo.

18E Mosè disse: Questo non è punto grido di vittoriosi; nè grido di vinti; io odo un suono di canto.

19E, come egli fu vicino al campo, vide quel vitello e le danze. E l’ira sua si accese, ed egli gittò le Tavole dalle sue mani, e le spezzò appiè del monte. 20Poi prese il vitello, che i figliuoli d’Israele aveano fatto, e lo bruciò col fuoco, e lo tritò, finchè fu ridotto in polvere; e sparse quella polvere sopra dell’acqua, e fece bere quell’acqua a’ figliuoli d’Israele.

21E Mosè disse ad Aaronne: Che ti ha fatto questo popolo, che tu gli hai tratto addosso un gran peccato? 22Ed Aaronne disse: Non accendasi l’ira del mio signore; tu conosci questo popolo, come egli è dato al male. 23Essi mi dissero: Facci degl’iddii che vadano davanti a noi; perciocchè, quant’è e quell’uomo Mosè, che ci ha tratti fuor del paese di Egitto, noi non sappiamo che ne sia stato. 24E io dissi loro: Chi ha dell’oro? spiccatevelo d’addosso. Ed essi mi diedero quell’oro, e io lo misi nel fuoco, e n’è uscito questo vitello.

25E Mosè, veggendo che il popolo era spogliato conciossiachè Aaronne lo avesse spogliato, per essere in vituperio appo i suoi assalitori, 26si fermò alla porta del campo, e disse: Chi è qui per lo Signore? venga a me. E tutti i figliuoli di Levi si adunarono appresso a lui. 27Ed egli disse loro: Così ha detto il Signore Iddio d’Israele: Ciascun di voi metta la sua spada al fianco; e passate, e ripassate per lo campo, da una porta all’altra, e uccidete ciascuno il suo fratello, il suo amico, e il suo prossimo parente. 28E i figliuoli di Levi fecero secondo la parola di Mosè; e in quel giorno caddero morti del popolo intorno a tremila uomini. 29Or Mosè avea lor detto: Consacratevi oggi al Signore; anzi ciascuno si consacri nel suo proprio figliuolo, e nel suo fratello; e ciò affin di attrarre oggi benedizione sopra voi. E IL giorno seguente, Mosè disse al popolo: Voi avete commesso un gran peccato;

30ma ora io salirò al Signore: forse farò io che vi sia perdonato il vostro peccato. 31Mosè dunque ritornò al Signore, e disse: Deh! Signore; questo popolo ha commesso un gran peccato, facendosi degl’iddii d’oro. 32Ma ora, rimetti loro il lor peccato; se no, cancellami ora dal tuo Libro che tu hai scritto. 33E il Signore disse a Mosè: Io cancellerò dal mio Libro colui che avrà peccato contro a me. 34Or va’ al presente, conduci il popolo al luogo del quale ti ho parlato; ecco, un mio Angelo andrà davanti a te; e al giorno della mia visitazione, io li punirò del lor peccato. 35E il Signore percosse il popolo, perciocchè avea fatto il vitello, che Aaronne avea fabbricato.



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