Italian: Giovanni Diodati Bible (1649) 1Salmo di Asaf CERTAMENTE Iddio è buono ad Israele, A quelli che son puri di cuore. 2Ora, quant’è a me, quasi che incapparono i miei piedi; Come nulla mancò che i miei passi non isdrucciolassero. 3Perciocchè io portava invidia agl’insensati, Veggendo la prosperità degli empi. 4Perciocchè non vi sono alcuni legami alla lor morte; E la lor forza è prosperosa. 5Quando gli altri uomini sono in travagli, essi non vi son punto; E non ricevono battiture col rimanente degli uomini. 6Perciò, la superbia li cinge a guisa di collana; La violenza li involge come un vestimento. 7Gli occhi escono loro fuori per lo grasso; Avanzano le immaginazioni del cuor loro. 8Son dissoluti, e per malizia ragionano di oppressare; Parlano da alto. 9Mettono la lor bocca dentro al cielo, E la lor lingua passeggia per la terra. 10Perciò, il popolo di Dio riviene a questo, Veggendo che l’acqua gli è spremuta a bere a pien calice, 11E dice: Come può essere che Iddio sappia ogni cosa, E che vi sia conoscimento nell’Altissimo? 12Ecco, costoro son empi, e pur godono pace e tranquillità in perpetuo; Ed accrescono le lor facoltà. 13Indarno adunque in vero ho nettato il mio cuore, Ed ho lavate le mie mani nell’innocenza. 14Poichè son battuto tuttodì, Ed ogni mattina il mio gastigamento si rinnuova. 15Se io dico: Io ragionerò così; Ecco, io son disleale inverso la generazione de’ tuoi figliuoli. 16Io ho adunque pensato di volere intender questo; Ma la cosa mi è parsa molto molesta. 17Infino a tanto che sono entrato ne’ santuari di Dio; Ed ho considerato il fine di coloro. 18Certo, tu li metti in isdruccioli; Tu li trabocchi in ruine. 19Come sono eglino stati distrutti in un momento! Come son venuti meno, e sono stati consumati per casi spaventevoli! 20Son come un sogno, dopo che l’uomo si è destato; O Signore, quando tu ti risveglierai, tu sprezzerai la lor vana apparenza. 21Quando il mio cuore era inacerbito, Ed io era punto nelle reni; 22Io era insensato, e non aveva conoscimento; Io era inverso te simile alle bestie. 23Ma pure io sono stato del continuo teco; Tu mi hai preso per la man destra. 24Tu mi condurrai per lo tuo consiglio, E poi mi riceverai in gloria; 25Chi è per me in cielo, fuor che te? Io non voglio altri che te in terra. 26La mia carne ed il mio cuore erano venuti meno: Ma Iddio è la rocca del mio cuore, e la mia parte in eterno. 27Perciocchè, ecco, quelli che si allontanano da te periranno; Tu distruggerai ogni uomo che fornicando si svia da te. 28Ma quant’è a me, egli mi è buono di accostarmi a Dio; Io ho posta nel Signore Iddio la mia confidanza, Per raccontar tutte le opere sue. |