Isaia 57
Italian: Giovanni Diodati Bible (1649)
1Il giusto muore, e non vi è alcuno che vi ponga mente; e gli uomini da bene son raccolti, senza che alcuno consideri che il giusto è raccolto d’innanzi al male.

2Chi cammina nella sua dirittura se ne andrà in pace, si riposeranno sopra i lor letti.

3Ma voi, figliuoli dell’incantatrice, progenie adultera, che non fai altro che fornicare, accostatevi qua.

4Sopra cui vi sollazzate voi? sopra cui allargate la bocca, ed allungate la lingua? non siete voi figliuoli di misfatto, progenie di falsità?

5Voi, che vi riscaldate dietro alle querce, sott’ogni albero verdeggiante, che scannate i figliuoli nelle valli, sotto alle caverne delle rocce.

6La tua parte è nelle pietre pulite de’ torrenti; quelle, quelle son la tua sorte; a quelle eziandio hai sparse offerte da spandere, e presentate oblazioni; con tutte queste cose potrei io esser rappacificato?

7Tu hai posto il tuo letto sopra i monti alti ed elevati; e sei eziandio salita là, per sacrificar sacrificii.

8Ed hai messa la tua ricordanza dietro all’uscio, e dietro allo stipite; conciossiachè tu ti sii scoperta, sviandoti da me; e sii salita, ed abbi allargato il tuo letto, ed abbi fatto patto con alcuni di coloro; tu hai amata la lor giacitura, tu hai spiato il luogo.

9Ed hai portati al Re presenti d’olii odoriferi, con gran quantità delle tue composizioni aromatiche; ed hai mandati i tuoi ambasciatori fino in paese lontano, e ti sei abbassata fino all’inferno.

10Tu ti sei affaticata nella lunghezza del tuo cammino; tu non hai detto: La cosa è disperata; tu hai ritrovata la vita della tua mano, perciò tu non ti sei stancata.

11E di cui hai tu avuta paura? chi hai tu temuto? conciossiachè tu abbi mentito, e non ti sii ricordata di me, e non te ne sii curata? non mi sono io taciuto, anzi già da lungo tempo? e pur tu non mi hai temuto.

12Io dichiarerò la tua giustizia, e le tue opere, che non ti gioveranno nulla.

13Quando tu griderai, liberinti quelli che tu aduni; ma il vento li porterà via tutti quanti, un soffio li torrà via; ma chi spera in me possederà la terra, ed erederà il monte della mia santità.

14Ed ei si dirà: Rilevate, rilevate le strade, acconciatele; togliete via gl’intoppi dal cammino del mio popolo.

15Perciocchè, così ha detto l’Alto, e l’Eccelso, che abita l’eternità, e il cui Nome è il Santo: Io abito in luogo alto, e santo, e col contrito, ed umile di spirito; per vivificar lo spirito degli umili, e per vivificare il cuor de’ contriti.

16Conciossiachè io non contenda in perpetuo, e non mi adiri in eterno; perciocchè altrimenti ogni spirito, e le anime che io ho fatte, verrebber meno per la mia presenza.

17Io sono stato adirato per l’iniquità della sua cupidigia, e l’ho percosso; io mi son nascosto, e sono stato indegnato; ma pur quel ribello è andato per la via del suo cuore.

18Io ho vedute le sue vie, e pur lo guarirò, e lo ricondurrò, e restituirò consolazioni a lui, ed a quelli d’infra lui che fanno cordoglio.

19Io creo ciò ch’è proferito con le labbra; pace, pace al lontano, ed al vincino, dice il Signore; ed io lo guarirò.

20Ma gli empi sono come il mare sospinto, il quale non può quietare, e le cui acque cacciano fuori pantano e fango.

21Non vi è niuna pace per gli empi; ha detto l’Iddio mio.



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