Italian: Giovanni Diodati Bible (1649) 1VEDETE qual carità ci ha data il Padre, che noi siam chiamati figliuoli di Dio; perciò non ci conosce il mondo, perciocchè non ha conosciuto lui.
2Diletti, ora siamo figliuoli di Dio, ma non è ancora apparito ciò che saremo; ma sappiamo che quando sarà apparito, saremo simili a lui; perciocchè noi lo vedremo come egli è.
3E chiunque ha questa speranza in lui si purifica, com’esso è puro. 4Chiunque fa il peccato fa ancora la trasgressione della legge; e il peccato è la trasgressione della legge. 5E voi sapete ch’egli è apparito, acciocchè togliesse via i nostri peccati; e peccato alcuno non è in lui. 6Chiunque dimora in lui non pecca; chiunque pecca non l’ha veduto, e non l’ha conosciuto. 7Figlioletti, niuno vi seduca: chi opera la giustizia è giusto, siccome esso è giusto. 8Chiunque fa il peccato, è dal Diavolo; poichè il Diavolo pecca dal principio; per questo è apparito il Figliuol di Dio, acciocchè disfaccia le opere del Diavolo. 9Chiunque è nato da Dio, non fa peccato; perciocchè il seme d’esso dimora in lui; e non può peccare, perciocchè è nato da Dio. 10Per questo son manifesti i figliuoli di Dio, e i figliuoli del Diavolo; chiunque non opera la giustizia, e chi non ama il suo fratello, non è da Dio. 11Perciocchè questo è l’annunzio, che voi avete udito dal principio: che noi amiamo gli uni gli altri. 12E non facciamo come Caino, il quale era dal maligno; ed uccise il suo fratello; e per qual cagione l’uccise egli? perciocchè le opere sue erano malvage, e quelle del suo fratello giuste. 13Non vi maravigliate, fratelli miei, se il mondo vi odia. 14Noi, perciocchè amiamo i fratelli, sappiamo che siamo stati trasportati dalla morte alla vita; chi non ama il fratello dimora nella morte. 15Chiunque odia il suo fratello, è micidiale; e voi sapete che alcun micidiale non ha la vita eterna dimorante in sè. 16In questo noi abbiam conosciuto l’amor di Dio; ch’esso ha posta l’anima sua per noi; ancora noi dobbiam porre le anime per i fratelli. 17Ora, se alcuno ha de’ beni del mondo, e vede il suo fratello aver bisogno, e gli chiude le sue viscere, come dimora l’amor di Dio in lui? 18Figlioletti miei, non amiamo di parola, nè della lingua; ma d’opera, e in verità. 19E in questo conosciamo che noi siam della verità, ed accerteremo i cuori nostri nel suo cospetto. 20Perciocchè, se il cuor nostro ci condanna, Iddio è pur maggiore del cuor nostro, e conosce ogni cosa. 21Diletti, se il cuor nostro non ci condanna, noi abbiam confidanza dinanzi a Iddio. 22E qualunque cosa chiediamo, la riceviamo da lui; perciocchè osserviamo i suoi comandamenti, e facciamo le cose che gli son grate. 23E questo è il suo comandamento: che crediamo al nome del suo Figliuol Gesù Cristo, e ci amiamo gli uni gli altri, siccome egli ne ha dato il comandamento. 24E chi osserva i suoi comandamenti dimora in lui, ed egli in esso; e per questo conosciamo ch’egli dimora in noi, cioè: dallo Spirito che egli ci ha donato. |